PRECISAZIONE:
In aderenza a quanto disposto dal Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze datato 1o agosto 2013, n. 164, abbiamo provveduto come da verbale dell’Assemblea del 26 settembre a dare una nuova denominazione ed un nuovo “logo” all’Associazione Fiamme Gialle Toscana, in quanto, la stessa, contrariamente a quanto prevede il suddetto decreto riportava segni distintivi riconducibili e confondibili con quelli della Guardia di Finanza.
Il codice fiscale lo Statuto e la struttura dell’ex Associazione Fiamme Gialle Toscana sono rimasti invariati.
Assumendo la denominazione di “A.N.F.I.—TOSCANA”, ci siamo così adeguati alle previsioni dell’art. 2, lettera f., del vigente Statuto dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, divenendo, a tutti gli effetti, un’Organizzazione “collaterale” all’A.N.F.I. Nazionale, con la quale ci identifichiamo , condividendone i principi fondanti.
IL LOGO ED IL NOME SONO CAMBIATI, L’IMPEGNO ED I PROGRAMMI RIMANGONO GLI STESSI.
Per meglio definire CHI SIAMO e da dove VENIAMO occorre risalire ai primi anni del secolo scorso, quando, gruppi di ex militari della Guardia di Finanza sentirono spontaneamente
il desiderio di ritrovarsi insieme per rinsaldare i vincoli di cameratismo che li avevano uniti durante il servizio attivo, per sostenersi ed aiutarsi a superare le difficoltà della vita.
Fu così che nella nostra Regione, dopo l’istituzione della Sezione di Livorno avvenuta nel 1910 e di quella di Pisa creata nel 1920, vennero istituite le altre sezioni di Arezzo, Firenze, Follonica, Grosseto, Lucca, Massa Carrara, Montecatini Terme, Montevarchi, Orbetello, Piombino, Pistoia, Pontedera, Pontremoli, Portoferraio, Prato, San Miniato, Seravezza, Siena e Viareggio per un totale di circa 2000 soci.
Tutte le 278 sezioni sparse sul territorio nazionale – quelle all’estero - e le 21 sezioni della nostra Regione hanno sempre fatto parte dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, Ente Morale, creata nel 1928 e la cui Sede è a Roma.
Le finalità però previste all’art. 2 dello Statuto ed in particolare quelle di cementare l’unione tra tutti i militari in servizio ed in congedo del Corpo della Guardia di Finanza, nonché quella di svolgere ogni possibile attività di operante solidarietà per superare difficoltà morali e materiali dei soci e della collettività, data l’evoluzione dei tempi e delle normative che nelle varie epoche si sono succedute trovano ostacoli con la possibilità di operare a favore dei soci e della
società, in cui operiamo a causa del modesto “spazio” che oggi consente l’istituzione ente morale a differenza di tutte quelle ben più ampie che la legge 7 dicembre 2000 n. 383, relativa alle Associazioni di promozione sociale, concede.
E’ proprio per le limitate possibilità di operare a favore dei soci e della collettività che in seno al Consiglio Nazionale ed in particolare per opera dei Consiglieri Nazionali del Friuli Venezia Giulia e della Toscana, nel corso dell’anno 2007, è nata la “ONLUS” denominata “FIAMME GIALLE DI IERI” nonché l’Associazione di promozione sociale “FIAMME GIALLE TOSCANA” che Vi stiamo presentando e la cui costituzione è stata deliberata da tutti i Presidenti ANFI della Regione Toscana in data 25 novembre 2006 e legalmente formalizzata con rogito del notaio Salvatore Catania il giorno 15 maggio 2007.
Il particolare momento che stanno attraversando tutte le Associazioni e specificatamente le “ASSOCIAZIONI D’ARMA”, ci ha fatto considerare la possibilità di costituire uno “strumento” che – con le leggi a disposizione - ci consenta di poterci inserire in un settore (il cosiddetto terzo settore) che desta tanto interesse e tanto entusiasmo tra i Soci ANFI per le occasioni di partecipazione, che esso consente alle attività tradizionali dell’ANFI, che dia la possibilità di svolgere comunque più proficuamente opera di solidarietà e di volontariato tra i soci siano essi Fiamme Gialle in servizio od in congedo o semplici cittadini che si sono associati a questa nuova realtà aperta alle problematiche sociali sia della nostra regione che del Paese.
Desideriamo, in ogni caso precisare, sia per i Soci ANFI che per la neonata Associazione che l’Associazione NO PROFIT non potrà, non dovrà mai sostituirsi o potrà mai essere considerata alternativa ad ANFI ai principi ed ai valori fondanti alla quale l’ANFI si ispira.
La nostra azione ed i nostri progetti di intervento dovranno tener conto anche della realtà nella società in cui operiamo e della disponibilità di fondi che – di volta in volta – pensiamo di raccogliere attraverso Enti e Fondazioni Bancarie, nonché attraverso quelle persone che con i Soci ed i loro familiari ed amici vorranno devolvere il 5 per mille alla nostra associazione nelle loro future dichiarazione dei redditi.
In questo contesto e senza falsa modestia ci preme ricordare che da quando abbiamo cominciato a pensare di costituire una associazione no profit, il nostro primo progetto – come ANFI TOSCANA - è stato quello di partecipare alla campagna di solidarietà promossa nell’anno 1999 a favore delle popolazioni colpite dalla grave crisi nell’area balcanica, consegnando alla Croce Rossa di Prato due camion carichi di generi alimentari, vestiario e medicinali da distribuire al centro di accoglienza aperto presso la Caserma dei Vigili del Fuoco di Prato tanto da far scrivere al Prefetto della Repubblica di quella Città:””” ……anche grazie alla collaborazione offerta da codesta Associazione è stato possibile realizzare, con pieno successo, tutte quelle attività intraprese allo scopo di soddisfare la pressante esigenza di offrire un’accoglienza decorosa e dignitosa a della gente provata dalle traversie della guerra….f.to: Giuseppe Pecoraro – Prefetto della Repubblica della Città di Prato. Non possiamo dimenticarci inoltre il progetto nato tra le mura della nostra Sezione di Pisa e divenuto realtà anche grazie ai contributi delle altre Sezioni ANFI del Paese. Parliamo della costruzione di un pozzo per l’approvvigionamento d’acqua in uno dei villaggi della Savana in Burkina Faso. I fondi raccolti nelle Sezioni nell’anno 2003 sono stati consegnati al Presidente del Movimento SHALOM di San Miniato e, nell’anno 2004, è stato costruito in località GOURMA il pozzo denominato FIAMME GIALLE D’ITALIA. Con queste premesse ci mettiamo in cammino seguendo le linee guida principali che ci siamo prefissi, ovvero fare associazionismo, solidarietà, assistenza sociale e socio sanitaria, beneficenza, protezione civile , tutela dei diritti civili e quant’altro indicato nel nostro Statuto e previsto dalla legge del 7 dicembre 2000 n. 383, senza trascurare l’obiettivo che ci siamo prefissi e cioè il progetto della realizzazione di un piccolo nucleo abitativo per Soci in Fiamme Gialle, anziani riuniti in RESIDENZA SOCIALE. Il fine principale è quello di risolvere, per questa particolare categoria di Soci - autosufficienti o meno - , il problema della solitudine e della ”distanza” dalle attività sociali della cittadinanza attiva, riunendole in un ambiente capace di dare un nuovo senso alla terza età ed al suo rapporto con la società. Per questo motivo, l’associazione, si muoverà alla ricerca di immobili e contributi economici da parte di enti ed istituzioni. Il progetto è notevole, l’impegno della sua realizzazione che abbiamo preso e che trasmetteremo a coloro che ci succederanno, è di una così notevole entità che ci lascia perplessi, ma tant’è, ci siamo detti, che se non si inizia non si arriva mai a conclusione.
Prima di chiudere sentiamo il dovere di ringraziare i Soci Costituenti di questa Associazione nelle persone dei Sigg.ri:
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BELLE’ GIUSEPPE
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BINI MICHELE
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CORTI DANILO
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D’ARCHI NICOLA
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MERLO ALBERTO
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MUGNAINI MARCO
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PORTA FABRIZIO
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SACCHELLI RENATO
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SALVADORI ROBERTO
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SERRA SALVATORE
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VECCHIATTO CARLO.
Se è vero che tutti gli ostacoli che noi incontriamo nel nostro vivere quotidiano sono un’opportunità per migliorare la nostra condizione, non vi è dubbio che proseguendo nel cammino intrapreso per superare gli ostacoli che avremo di fronte non mancheranno le possibilità per migliorare, e non poco, la nostra formazione ed il nostro carattere.